Alessandro e Ice: pescatori di lago. E buoni amici.
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Ice
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Alessandro Sala prepara la barca con le reti. Famiglia di pescatori da almeno tre generazioni
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La barca è quasi pronta
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Ice ha capito che voglio andare anch’io in barca…
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Uscita tardo pomeridiana per calare le reti
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La prima neve sui monti della Valtellina
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Si inizia con le reti chiamate perseghere. A voi indovinare cosa pescano…
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Si calano muovendo la barca in modo circolare per formare una sorta di spirale
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Villa Melzi d’Eril
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Villa La Placida
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Oltre alle perseghere sono state calate oltane di posta per pescare il lucioperca, la trota, il pigo e il cavedano
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Ice guarda il suo lago. Ci sono circa 28 specie diverse di pesce nel lago di Como
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Lake fishers and best friends
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Il sole inizia a nascondersi
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Viene usato uno straccio legato da una corda ad una boa per misurare la corrente e capire dopo quanto tempo ritirare le reti volanti
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La Grigna con la prima neve
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Che sguardo!
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Il Gruppo delle Grigne è sul ramo di Lecco, qui lo vediamo dal ramo di Como
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La pioggia degli ultimi giorni ha portato nel lago materiali fermi da mesi nei letti dei fiumi
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Un’occhiata verso la Valtellina
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Ora le reti sono in nylon monofilo. Prima in seta e cotone ritorti dovevano essere fatte asciugare
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La dimensione delle maglie delle reti consente di fare una pesca selettiva
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Oltre a filato e maglia, anche la profondità a cui vengono messe le reti permette di pescare in modo selettivo. Il margine di errore è bassissimo
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Asta di supporto delle reti, ora vuota. I bastoni in passato erano in legno
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Dalla nuova stagione di pesca Alessandro pensa di usare di più il sistema della ceste per la raccolta delle reti
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Le boe con il lampeggiante indicano la posizione delle reti quando è buio
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In passato, per questo scopo, si usava un galleggiante con una campanella e poi con lampada a petrolio. Alessandro ne conserva uno di ognuno nel suo laboratorio
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Le reti per la pesca degli Agoni si chiamano pendenti. Si posizionano in verticale nell’acqua a profondità diverse in base alla stagione
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Non sono reti di posta ma volanti e, da quando vengono calate, potrebbero spostarsi anche di km se la corrente è molto forte
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Reti e sole calati
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Rientro al porto
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Villa Carlotta dalla sponda opposta
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Il campanile di San Giovanni
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Recupero reti pendenti. Sono circa le 22. La luce è pochissima per non dar fastidio a chi lavora, la fotografa al buio non è un “drago”, e pioviggina. Anche Ice preferisce stare riparato
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Rientro in porto con gli Agoni pescati. Circa 20 kg, Alessandro ha preferito pulirli tutti al rientro
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Uscita al mattino presto per recuperare oltane di posta e perseghere. Ice ha guardato il tempo e ha deciso che quella mattina poteva anche stare a casa
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Le correnti nel lago cambiano ogni circa 5 metri di profondità
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Luciperca. Appartiene alla famiglia del persico e non del luccio. Non è un pesce autoctono ma visto il pregio è sicuramente benvenuto
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Le oltane di posta si calano ad una profondità che varia tra 1 e 10 metri
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Ogni specie ha un periodo di fermo biologico diverso. A breve inizierà quello del coregone (lavarello – bondella), per la deposizione delle uova
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Un pesce gatto: specie infestante per il lago. Non si ributta in acqua!
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Promontorio di Làvedo. Sulla punta estrema la Villa del Balbianello
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I gamberi non sono molto amati dai pescatori perché rovinano le reti. Sono buoni, ma non molto carnosi. Sono di una specie americana, invasiva, purtroppo.
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La pesca a strascico è vietata da molti anni sul lago di Como. Il tesserino segna pesci c’è già da 20 anni su questo lago
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Alessandro preferisce confezionare da solo le sue reti. Acquista il materiale e le assembla
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Persici nelle perseghere
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Segnali di nuvole che sembrano di fumo. Il 2 e il 3 novembre l’aria era pulitissima, un piacere respirarla!
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Alessandro
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