Di cosa scrivo?
Di viaggi ristretti, ma non espressi. Offro la mia interpretazione del cosiddetto “turismo di prossimità” in modo originale, sperimentato e riproducibile.
Per chi?
Ho pensato a chi ha bisogno di una vacanza, ma a causa di impegni e responsabilità riesce a ritagliarsi solo ogni tanto uno scampolo di tempo libero lungo al massimo 24 ore. Attraverso questi viaggi è possibile arrivare più sereni e con meno ansia da prestazione alle agognate ferie, sfruttando al meglio l’energia disponibile nel tempo “libero”. Anche chi è in viaggio di lavoro può riuscire ad estrapolare il proprio piccolo cammeo di villeggiatura.
Perché seguirmi?
Per imparare a ritagliarsi viaggi brevi, ma indimenticabili, su misura, divertenti e a basso costo, ricchi di colpi di scena, divagazioni e détour. In fiduciosa attesa del teletrasporto.
Per non sprecare, nel cercare cosa fare, il breve intervallo vacanziero che si apre all’improvviso di fronte a noi. Mai, e dico mai più, azioni impulsive, folli o perverse, tipo quella di varcare la soglia di un centro commerciale nel fine settimana.
Racconti e immagini suggeriranno avventure alla portata di tutti, ma proprio di tutti. Sarà infatti specificato il grado di accessibilità dei luoghi e degli itinerari proposti. Perché capire cosa c’è e cosa manca è solo il primo passo per fare sì che nessuno si senta escluso dalla bellezza.
Basta poco per non finire schiacciati sotto la pioggia a raffica di immagini pubblicate sui social da quelli che si dicono nostri amici, ma che nella vita fanno i visitatori turnisti e seriali dei posti più belli del mondo. Come se non ci vivessimo già in uno di questi posti.
Un giorno in Italia per fare il viaggiatore è tantissimo!
E allora?
Partiamo!